sabato 29 dicembre 2012

LE 5 PAROLE CHIAVE PIU' CERCATE NEI MOTORI DI RICERCA DAI LETTORI OCCASIONALI CHE CERCANDO QUELLE PAROLE SI SONO RITORVATE SU QUESTO BELLISSIMO BLOG

Chiunque ha un blog, o abbia un blog (a seconda della conoscenza linguistica) a fine anno è moralmente costretto dal suo analista a fare il famoso post dove si scrivono le parole chiave più assurde che i lettori occasionali hanno cercato su google per poi ritrovarsi sul proprio blog. E chi sono io per non farlo? Uno snob? Ma io gli snob li snobbo, quindi ecco LE 5 PAROLE CHIAVE PIU' CERCATE NEI MOTORI DI RICERCA DAI LETTORI OCCASIONALI CHE CERCANDO QUELLE PAROLE SI SONO RITORVATE SU QUESTO BELLISSIMO BLOG. Naturalmente ho omesso le frasi hard del tipo asino scopa donna anziana, pugni nel culo di mia zia, cacare in petto alla mia vicina di casa, giletti comunista etc. etc.



5° classificato
Locali scambisti Beirut. Ogni anno che passa, penso di aver raggiunto il culmine delle parole-chiave più assurde, ma per fortuna la vita, oltre alla morte e all'invenzione della lavatrice ci regala anche bellissime emozioni. E quindi sapere che ventidue persone hanno cercato – in Italia – i locali scambisti di Beirut, beh mi rincuora. Chissà che belle vacanze si saranno fatti. Però la prossima volta chiamatemi eh!

4° classificato
Come cacciare un affittuario. Sono orgoglioso di questa posizione, in quanto vuol dire che forse, un po' come il libro “Smettere di fumare se sai come farlo” anche altre persone hanno trovato giovamento nel leggere “Cerco casa” (80144 Edizioni) dove si descrive un mio metodo pratico/scientifico per eliminare un inquilino di casa scomodo. È evidente che l'Italia e forse il mondo intero (e forse anche Marte) aveva bisogno di una soluzione pratica per eliminare moralmente e fisicamente un inquilino di casa scomodo. Un passo avanti per l'uomo, un passo indietro per l'umanità. È un po' come un ballo in assenza di gravità.

3° classificato
Carolina Cutolo. Mi dispiace per l'autrice di Pornoromantica e Romanticidio, nonché affermata bartender (da non confondere con transgender né con Tranformers) ma gli oltre quaranta utenti che hanno cercato il suo nome si sono ritrovati a leggere le mie cazzate. Ironicamente mi dispiace. Scrivo ironicamente perché in fondo sfruttare la notorietà altrui è molto bello. E la cosa strana è che, a parte questo, penso di non aver mai scritto post su Carolina Cutolo. Questa cosa m'inquieta.

2° classificato
La rotta verso casa di pupi avati. Scritto proprio così, con le lettere minuscole perché i settantacinque lettori che hanno digitato quelle parole sono dei pigri e si scocciano di mettere la maiuscola nei nomi, figurarsi nei cognomi. Questo film di Pupi Avati (La rotta verso casa) mai scritto, mai prodotto, mai pensato, ma che tanto fece inalberare il maestro tanto da mandarmi una lettera di diffida dai suoi avvocati, è stato uno dei tanti casi di truffa telematica che farei dei nipoti solo per poterglielo raccontare. Un caso di beffa giornalistica che ha indotto anche il festival di Locarno a creare eventi ad hoc sul film, pur non essendoci nessun film. Insomma, una bella soddisfazione per il quale ringrazio sempre l'avvocato Salmaso per l'appoggio incondizionato.


And the winner is... (rullo di tamburi)


1° classificato
Marte. Marte è il vincitore. Inaspettatamente fuori luogo. Totalmente lontano dal mio interesse culturale e artistico. Questo mondo a parte che pare ci sia il gas sopra e pure l'acqua. Marte. Il pianeta rosso che tanto piace ai miei lettori occasionali. Loro, che cercavano foto segrete e scoop su questo pianetone e si sono ritrovati in questo blog, dove non c'è traccia di intelligenza umana. Marte, questa parola chiave che ha portato anche il ricercatore Matteo Ianneo sul blog e che, a differenza di Pupi Avati, non si è incazzato leggendo il post ironico che parlava della sua ultima scoperta scientifica. Insomma: Marte. Lo riscrivo così viene altra gente sul blog. Marte



venerdì 7 dicembre 2012

I 10 film d'azione che inspiegabilmente non hanno funzionato al botteghino


I conquistatori balbuzienti della terra (Austria - 1986)
La sfida finale di Ju Lii a Domino (Cina -1987)
Le sabbie di Calcutta (Francia - 1992)
Duri di spirito (Usa - 2001)
L'arciere senza freccia (Spagna - 1993)
Proiettili in culo per l'ispettore Tibbs (Usa - 2009)
Trilly e il funghetto Bentivoglio (Italia - 1984)
Le avventure dell'uomo prugna (Usa - 2001)
Il ritorno della sciatica (Germania - 2004)
L'ispettore Lucarelli, caso internazionale (Napoli - 2007)


domenica 2 dicembre 2012

IL MARTIRIO DI SANT'ORSOLA

Cammino per via Toledo in Napoli in compagnia della mia amica scrittrice di romanzi d'amore Ilaria Mazzeo e io guardo in strada i bancarielli e lei invece vede un cartello di una mostra di un dipinto di un quadro antico e senza nemmeno sentire ragioni mi dice che vuole vedere questo quadro di Caravaggio che è esposto. Io la voglia di pagare un biglietto per vedere un quadro di Caravaggio non ce l'ho, pure se Caravaggio mi piace assai. Caravaggio spacca. Ma comunque avrei preferito spendere i soldi in dvd dell'ispettore Lucarelli. Ma tant'è che dopo dodici secondi entriamo nel palazzo che è di proprietà di Banca Intesa. 
Il palazzo è il palazzo Zevallos Stigliano a tre piani antico della madonna e il guardiano all'ingresso sforzandosi di parlare in italiano ci descrive quello che vedremo all'interno della mostra per soli quattro euro. Ok, quattro euro ce li avrei spesi per questo Caravaggio. Ma la mia amica insiste che vuole pagare lei e io non insisto e mi faccio pagare l'ingresso da vero gentiluomo. Entriamo e il quadro è bello. Grande bello. Ha pure la cornice dorata. È “Il martirio di sant'Orsola” che è l'ultimo dipinto di caravaggio. Ma non come quando esce un libro o un cd oggi che dicono l'ultimo libro di Bruno Vespa o l'ultimo libro di Forattini e poi a ogni Natale ne esce uno nuovo. No, questo era proprio l'ultimo dipinto del Caravaggio perché poi è morto ucciso, che come sapete il Caravaggio era una bravissima persona ma soffriva di disturbi bipolari: un giorno era buono e un giorno era malamente. 
Ma in pratica cosa si vede in questo benedetto quadro? C'è questa sant'Orsola che viene trafitta da un vecchio che sembra Teomondo Scrofalo in armatura. “Bello, però le mani della martire fanno schifo” dico a gran voce nella sala vuota. In effetti le mani sono grige e gonfie, fatte proprio male. Questo Caravaggio non c'aveva proprio voglia di farle. Già la santa sta morendo, in più non le fai nemmeno le mani! Boh. Comunque Caravaggio è sempre Caravaggio non gli si può dir nulla, anche perché è morto.
Poi ci stanno degli altri dipinti d'inizio ottocento di tale Anton Smink Pitloo che sembrano le cartoline di Napoli che si vendono nei vicoli, niente di che insomma. Sembrano i disegni che stanno pure sui piatti di porcellana di mia nonna. Poi nell'altra stanza ci stanno due serigrafie di Andy Warhol che raffigurano il Vesuvio che erutta. Niente di che. Disegna meglio mio cugino di dodici anni. Ma anche Warhol voleva i suoi 15 minuti di celebrità a Napoli e ci è riuscito. 
Poi nell'altra stanza ci sta un video di Mario Martone che fa vedere il Caravaggio in spiaggia a Baia Domizia probabilmente. Un bel video, anche se sulla spiaggia si vedono i rifiuti e si nota una bottiglia di Coca-Cola. Insomma le solite cose all'italiana, fatte un po' alla carlona. 
Prima di andare via ritorniamo dal nostro amico Caravaggio, anche perché ci sta una comoda poltrona davanti al quadro. La poltrona è bella, marrone classico, lunga che ti puoi sedere comodamente anche stendendo le braccia per star dritto sulla schiena. La consistenza soffice del tessuto non infastidisce mentre state seduti a guardando il dipinto. L'aria condizionata è alla giusta temperatura e anche i bagni della struttura sono puliti puliti. Volendo se vi scappa l'atto grosso potete pure farlo. Ah, non si possono fare le foto ai dipinti, se vi beccano che fate la foto vi buttano la macchinetta fotografica.
Una bella mostra, andateci. Che Banca Intesa è contenta. E pure De Magistris. E pure un po' Caravaggio. E pure il guardiano all'ingresso.
 
PS: Ilaria all'uscita gli chiede: “Ma ci sono stati molti visitatori?” e il guardiano risponde che purtroppo a causa della pioggia la gente fatica a venire ma il resto dei giorni di visitatori ce ne sono stati parecchi. Poi però dice che quello è il secondo giorno che lui lavora lì e gli altri giorni non sa come erano andate le visite, ma da quando c'è lui noi eravamo tipo gli ottavi visitatori che entravano, però ci sono stati un sacco di visitatori. Ma lui non lo sa perché sta lì solo da due giorni. E allora usciamo dal palazzo e riprendiamo la passeggiata per via Toledo.