venerdì 26 luglio 2013

Diffidare ancora dalle imitazioni



Allora, cosa accade di nuovo?! Accade che nel suddetto BLOG e in contemporanea sulla mia pagina di FANPAGE, in data 18 aprile 2013 pubblicai una nuova supercazzola in stile “La rotta verso casa” (leggi la pagina Diffidare dalle imitazioni) anticipando questa volta la preparazione del nuovo film di Quentin Tarantino che avrebbe avuto come protagonisti Lino Banfi, Pippo Franco, Edwige Fenech e altre star della commedia sexy all'italiana.

Ma cosa accade?! Accade che l'articolo (rimanipolato dal giornalista di Libero, Giovanni Luca Montanino) appare anche su DAGOSPIA e stile valanga la voce si sparge in rete. 

Questa volta, a differenza dell'articolo che scrissi per Pupi Avati che mi causò una diffida con conseguente pagamento di eventuali spese processuali per i “gravi danni causati” e un po' di coliche nervose, ho inserito il mio scoop/bufala nella sezione “Le azioni di cita”. 
Un po' come le scritte in minuscolo sotto gli spot dei farmaci, chi cliccherà sulle note legali leggerà quanto segue: Chiarisco espressamente e formalmente che tutte le notizie inerenti alle sezioni "Le azioni di cita" sono frutto di una mia pura invenzione, nonché prive di qualsivoglia fondamento fattuale. Ogni riferimento a fatti, persone, cose e luoghi esistenti è da considerarsi puramente casuale e al fine umoristico e satirico”.

Evidentemente il giornalista di Libero non ha letto questa pagina, ma se anche fosse, se anche avesse letto il mio articolo su fanpage, avrebbe dovuto comunque accertarsi della veridicità della fonte. Sulla pagina c'è il mio contatto facebook, il mio indirizzo e-mail. Insomma se avesse voluto, avrebbe potuto contattarmi e gli avrei detto. “Ma guarda che è una bufala! Pensi veramente che Quentin Tarantino abbia detto quelle frasi?”.

È come se io leggessi un articolo di Tizio Sempronio sulla condanna di Berlusconi a 6 anni di lavori socialmente utili, ricopiassi parte dell'articolo e poi pubblicassi l'articolo su un altro giornale. Un po' assurdo. Non trovate?

Fatto è che altri “giornalisti” riprendono la notizia, ormai creduta vera perché apparsa su fonti attendibili, e su quella si basano per riscrivere i loro articoli. Rubano frasi, dichiarazioni, indiscrezioni; anche TISCALI ne fa un articolo, a seguire TODAY e da Today si passa al sito LinoBanfi.com e pare che la notizia l'abbia sentita anche mio padre in tv all'interno di qualche talk show serale (ma questa fonte è da verificare, anche perché mio padre non ci sente più tanto bene).

La voce si allarga a macchia d'olio e in Germania, in Spagna e in Italia i gruppi e i forum di cinema riportano la notizia e si discute sull'evento, sul chi, sul come e sul quando. Addirittura parte una petizione per avere Lino Banfi come protagonista del nuovo film di Tarantino. Se mai dovesse accadere come minimo voglio un "porcaputtena" personalizzato come ringraziamento. 

Perciò, dopo tutto questo tamtam, ho sentito di dover scrivere questo post per quattro buoni motivi.

Il primo è per ribadire il mio amore verso il cinema e verso le vittime dei miei scherzi. Queste burle telematiche sono omaggi e gesti d'affetto verso chi stimo e chi, con il proprio lavoro mi ha regalato emozioni. 

Il secondo motivo in parte è per pararmi il culo perché non voglio rivivere un caso “Pupi Avati 2 - il ritorno delle diffide perdute” e quindi ribadisco con maggior chiarezza che si era trattato di una simpatica burla. 

Il terzo motivo è perché un po' inizia a darmi noia che alcuni giornalisti "rubino" dalla mia fonte le frasi che avevo messo in bocca ai miei attori, senza citarne la fonte. E quindi, assumendomene le responsabilità, dichiaro la paternità del finto scoop.

Quarto e ultimo motivo è per evidenziare per l'ennesima volta che l'informazione, soprattutto in rete ha delle falle non piccolissime. Questo non vuol dire avere “sfiducia” nel mezzo internet e nel giornalismo, ma contro ogni tipo di indottrinamento, stimolare una propria ricerca verso la conoscenza e la verità dei fatti.



Angelo Zabaglio




Nessun commento: